Monday 24 November 2014

il sogno di stanotte

stanotte ero in una città buia, piovosa. di fianco a una grande strada umida, periferica. un sacco di macchine parcheggiate. non si vedeva nessuno. insegne al neon di grandi supermercati invernali.
io ero in macchina con qualcuno poco prima ed ero sceso, gli altri probabilmente erano entrati da qualche parte a comprare qualcosa.
io mi ero allontanato un poco ed ora decidevo di tornare con una vaga sensazione di saper la strada ma di essermi allo stesso tempo perso.
iniziavo dunque a correre, non per fretta, né per ansia, ma perchè avevo le energie per farlo.
la potenza della mia corsa era impressionante, mi sentivo forte e fiducioso. cominciavo ad attraversare le corsie senza guardare (rischiando un poco, ma non c'era nessuno) e la mia corsa era una cavalcata che entrava in competizione con quella delle macchine (che non si vedevano, ma c'erano).
le traiettorie per curvare erano leggermente più ampie del previsto perchè la mia velocità era impressionante e anche per fermarmi, nel punto in cui credevo ci potesse essere la macchina con i miei amici, dovevo rallentare con forti passi pesanti per rallentare il motore del mio corpo.
dei miei amici, neanche l'ombra.
neanche l'ombra di nessun essere vivente.
periferia, asfalto bagnato, macchine parcheggiate al buio e luci al neon.
non so dov'è la nostra vettura.
...e io, solo, che mi sento forte.
forte con una sensazione fisica
una solidità muscolare.
una interezza.
una integrità.

questo sogno rappresenta abbastanza bene come mi sento in questo periodo.
energia controllata, potenziale solido.
allo stesso tempo solo e praticamente perso.
però senza paura. senza ansie.
e i miei amici so che sono con me.

le metafore dei sogni sono delle creazioni geniali.

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