Wednesday 13 May 2009

Viaggiando al Centro della terra

Gli ultimi giorni sono stati davvero densi di eventi e quasi per caso poco a poco si è venuta a creare da sola, senza programmarla troppo, una avventura imprevedibile... una spedizione verso sud... verso il centro...

tutto comincia a fine aprile: conclusa in modo un po' patetico l'esperienza in campo enogastronomico, si ricomincia da capo e mi lancio alcuni giorni a Venezia per ritrovare un po' di spazi miei.
Qui viene a trovarmi il mìttico Fabrizio, l'eroe hispano-brasileiro-romano, l'ultimo incontro risaliva a ottobre a Rio de Janeiro e ora eccoci qua a Venezia a lottare contro l'acqua alta e la pioggia.
in questi giorni il mìttico Pau, da Padova si fa vivo con una novità: è stata accettata la nostra richiesta di volontariato in Abruzzo. si dovrà andare a verificare l'agibilità degli edifici per una settimana.


si va dunque a risolvere delle questioni pratiche, saltando tra Roncade e Padova, per partire tutti insieme con l'attrezzatura necessaria richiesta dalla protezione civile.
...e visto che si va giù, perchè non cogliere l'occasione per inaugurazioni spritzettanti padovane e soprattutto un mìttico incontro con Cinzia e Giovanna per un fine settimana a Rimini?
Quanto tempo che non vedevo Giovanna e Cinzia: dai tempi dell'Icbie a Salvador da Bahia!
che grandioso fine settimana! con tanto di churrasquinho in terrazza! e poi le escursioni tra Rimini e Urbino (che non avevo mai visto... meraviglia!)


e poi giù... verso l'abruzzo.
prima una piccola parentesi allegra a Pescara a casa di Giovanna a colpi di arrosticini e poi via, zaini in spalla, via verso l'Aquila.


Il terremoto dell'Abruzzo... le parole non possono descrivere cosa è successo all'Aquila e dintorni e neanche le foto possono dare una idea di cos'è stato questo terremoto.
L'unico modo di intuire lentamente di cosa si tratta è parlando con questa gente fiera, forte e gentile, entrare nelle loro case danneggiate o nelle loro tende e sentire le loro storie.


E' stata una settimana che è sembrata molto più lunga e che è anche molto difficile da spiegare: uno strano misto di normalità nell'emergenza vissuta tra amici e una profonda esperienza interiore che piano piano segna un solco profondo rispetto alle problematiche della vita normale, unsenso di catastrofe immane e una atmosfera positiva di riconoscenza degli uni e di disinteressato e totale servizio degli altri.

L'unica cosa che si può dire è che l'abruzzo è una terra magnifica e la sua gente davvero straordinaria.




all'entrata dell'Aquila c'è un cartello:

Ridateci le ali
Torneremo a volare



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