Monday 14 September 2009

Roccambolescamente ANGOLA

Guida pratica su come ritrovarsi in Africa in 10 giorni


Puglia, Italia. Scenografia e Villaggi Turistici.
Di colpo, improvvisamente, una chiamata!
È il mitico Pippo, e subito il turbine internazionale delle assurdità si rimette in moto! e senza neanche rendermene conto quasi mi ritrovo in una corsa contro il tempo per avere visti e vaccini per poter raggiungere l’Angola in 10 giorni.
Comincia così un viaggio al fulmicotone in cui roccambolescamente, mi proietto da sud verso nord e da nord verso Roma.
1- da Peschici a Foggia. Ecco che già la prima tappa ha un imprevisto: in stazione dei treni a Foggia mi incrocio con il mittico Gian (un brasiliano che vive a Londra e con cui ho lavorato quando stavamo entrambi a Barcellona, in viaggio per una settimana in Italia prima di tornare per sempre a Sào Paulo).
Capirete che incrociarlo in stazione a Foggia, per sbaglio, proprio in quei 5 minuti in cui dovevo fare il biglietto e prendere il treno è una coincidenza piuttosto curiosa che merita una sosta, una birretta, una foto e quattro chiacchiere tra vecchi amici.
La ripresa del viaggio non è meno improbabile:
2- treno da Foggia a Termoli perchè non c'è diretto per Pescara.
3- poi viaggio fino a Montesilvano dalla mittttttica Giovanna. Mi fermo una notte gareggiando con i go-kart (se ben ricordo sono arrivato ultimo…)
4- da Montesilvano a Bologna con una corriera di lusso, vuota e soprattutto gratis. Si, le situazioni assurde in cui mi ritrovo sono innumerevoli!
5- da Bologna a Mestre in treno
6- da Mestre a Meolo in treno anche lì.
7- da Meolo a Monastier in macchina con i miei.
La tappa Monastierese dura poche ore, in cui non so se fare uno zaino per la caldissima Giungla congolese, oppure se devo calibrare anche 10 o 15 gg di autunno romano (dato che il visto dovrebbe in teoria tardare più di 10 giorni…) oppure se vado nel glaciale Abruzzo da Pau e Fabri nel loro studio mobile Aquilano.
Tra l’altro c’è anche un trasloco verso Roma da considerare, ma questo lo lasciamo per un’altra volta, dai.
A Roma il vortice dei documenti burocratici, dei biglietti d‘aereo, dei vaccini, dei conti in banca, etc mi travolge e mi assorbe e, miracolosamente, senza sapere come, il 10 settembre mentre mi sto iniettando un vaccino anti-meningite ricevo la chiamata dell’ambasciata: ho il visto! Olè! E quindi posso prendere da lì a 3 ore il mio aereo Roma-Francoforte e Francoforte-Luanda! Tutto calcolato al millimetro!
In realtà poi in aeroporto il primo volo parte con un’ora di ritardo il chè mi avrebbe fatto perdere il volo angolano, ma per strana congettura delle divinità del caso, giunto a Francoforte scopro che anche il volo per Luanda è in buon ritardo e quindi nessun problema!
Não macas (detta all’angolana)


E fu così che viaggiando in aereo il giorno 11 settembre (data perfetta per volare!) cominciò l’avventura Africana del “Mapa Sanitario” in Angola!

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