Tuesday 24 November 2009

BACK TO NO-PARIS-MAI

A quasi 2 anni dalla mia fuga dalla Catalunya, (e, per la cronaca, a 6 anni dallo sbarco in Marocco e a 10 dall'inizio dell'Erasmus) torno once again in quel di Barcelona.
L'arrivo nella capitale catalana è finanziato e propiziato dal progetto angolano del Mapa Sanitário che mi porterà fino a Murcia (sud della Spagna) per una settimana di seminario di conclusione della prima fase del lavoro.
Lo sbarco in Catalunya quindi è previsto per il 28 nov. ma in pratica sarò operativo a Barcelona solo a partire dal 4 o 5 dic.

Il ritorno sarà solo momentaneo o comunque una visita perlustrativa, se vogliamo, ma è comunque un evento importante (per me! hehehe)
In un'occasione così simbolica e gioiosa di riconciliazione con Mamma-Barcelona e di riunione con vecchi amici di tante avventure, come potrei non considerare certi punti di vista "nopàrici" di tutta questa storia?
Per chi non fosse avvezzo alla filosofia nopàrica, il No Paris nasce a Barcellona all'interno di un nucleo formato da Pippo, Fabri e me e si sviluppa secondo assurdità più o meno incredibili per vari anni.
Ciò che fu classificata come Apocalisse Nopàrica e diaspora dei Baba-Boys e che sembrava rappresentare la fine del No-Paris-Mai e l'interruzione definitiva del flusso Bàbico con conseguente vittoria del Malinyo, del Triangolo, di Moloch e del Cu.I. in realtà fu un'accentuazione inaspettata delle nostre assurdità individuali che portò Pippo a deviare verso una vita in Mozambico, poi cambiata per una in Irlanda e alla fine barattata per una in Angola, mentre Fabri si proiettò a lavorare nelle vallate industriali e preistoriche più remote di Castiglia e Portogallo per poi seguire le mie orme lanciandosi in un viaggio lungo mesi per Brasile, Uruguay e Argentina. Io dal canto mio, da due anni con uno zaino in spalla come casa, ho intrapreso un giro della Spagna, un giro d'Europa, un giro da mezzo anno per il Brasile per finire con un appassimento e invecchiamento da far invidia ai whisky più famosi (o addirittura allo stesso Bepi Tosolini) nella bassa padana trevigiana invernale.
A questo punto, quando tutto ormai sembrava perso, ecco che le nostre assurdità si riallacciano in modo inaspettato e dapprima con una settimana a l'Aquila con Fabri e Pau (che ora hanno uno studio-tenda per costruire case di paglia ai terremotati) e poi con 2 mesi in Angola con Pippo a esplorare territori e a mangiare larve, ecco che di colpo sembra che le distanze si siano sbriciolate e i Baba-boys siano ritornati ai tempi dei primi mitici anni del No-Paris.
Il flusso bàbico ritorna a livelli altissimi con raffiche di coincidenze assurde incrociate e grazie una misteriosa serie di eventi sembra addirittura che tra pochi giorni ci ri ritroverà tutti in quel di Barcellona, culla del No-Paris!
un evento da celebrare con una bella bozza di Bepi (o di Plus-Ulta...)

Non mi illudo che capiate il nostro gergo mistico nopàrico! sappiate solo che sono molto felice perchè torno nella terra-madre, quella barcellona che per anni fu teatro delle mie avventure.
e comunque incredibile che sia il lavoro dell'Angola a farmici ritornare...

non è un ritorno definitivo, è un ritorno... aperto, diciamo.
aperto a molte variabili e possibilità.

ho troppa voglia di rivedere (quasi) tutti i miei amici barcellonini! quanto tempo!
dunque ecco!
pronto per lo sbarco nella famosa Ciutat!
vadooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
pufff


approfondimenti:

- LO STUDIO-MOBILE DI FABRI E PAU PER I TERREMOTATI

- divinità ravaliche del No Paris




1 comment:

Stefy said...

sono contentissima per te max:P:P...
mi prometti che prima o poi mi porterai in questi strani e affascinanti viaggi???*_*
:*
by stefy:)