Sunday 11 July 2010

PRIMA ODISSEA...

Gli dei avversi avveano dunque osteggiato in tutti i modi il viaggio di Maximus Petrus Bonus verso le terre natie: furono annullati a tradimento i primi 2 voli d'aereo attraverso la creazione di una immane nube vulcanica islandese.l'epico tentativo di raggiungere Venezia in autostop da Barcellona, invece fu impedito grazie al blocco dei Tir francesi e al rientro in massa dei vacanzieri barcellonesi per le autopieste della costa brava.altri due voli d'aereo furono annullati con l'arrivo di una ennesima nube vulcanica a tradimento.ma tutto questo non fu sufficiente! Maximus Petrus Bonus si diresse al porto ed entrò in una barca diretta a Civitavecchia.





Dopo essere finalmente riuscito a raggiungere l'Italia via nave il nostro eroe si era soffermato nella casa del super-amico Fabrizius. Ivi si soffermò per qualche giorno, in compagnia di fidati amici. visitò i meravigliosi siti di Lanuvio, Frascati, Tivoli e Villa Adriana, poi, preso un terribile treno notturno italiano, arrivò la mattina a Mestre.
Di lì, l'arrivo al regno dei Petrus Bonus era ormai facile.



Fu come sempre bello ritrovare i propri cari e compartire felici momenti con loro.
ma dopo aver esplorato la dimora dello spirito dell'Eremita di Roncade, il tempo tra le mura domestiche volgeva ormai al termine ed era dunque l'ora di ritornare all'urbe barcelloninica.





per evitare l'ira degli dei (e anche per fare due cosette in banca) Maximus Petrus Bonus tornò a Roma in treno e si riinsediò nella casa del Fabrizius Savinicus che, splendido come sempre, portò il nostro eroe alla scoperta delle rocche di Orvieto e Civita di Bagnoregio.




e poi via! di nuovo tra i flutti, 24 ore di acqua e orizzonti infiniti, fino alla cara Barcelona, tra amici vecchi e nuovi.
si era conclusa la prima odissea, quella intrapresa per piacere, diciamo.
il nostro eroe non sapeva che, di lì a breve, si sarebbe scatenata una nuova tempesta di eventi che lo avrebbe portato a intraprendere una seconda odissea.
l'odissea Pre-Angolana.

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