Sunday 19 September 2010

Kuando Kubango Cidade do Futuro


Ed eccomi di nuovo qui, tra le macerie di Menongue, continuando le assurde avventure Kuando-Kubanghensi.
sta settimana è stata piuttosto sedentaria rispetto al nomadismo estremo tipico di questo lavoro: per vari motivi incrociati e congiunture stravaganti 2 gruppi su 3 si sono spostati a Cuchi (a un centinaio di km da qua) mentre uno rimaneva lavorando in città in attesa dell'elicottero.
Poi ritornati tutti a Menongue, aspettando visti rinnovati, macchine nuove, cisterne di benzina da Luanda, contatti logistici con capitani dell'esercito, governatori di provincia e altre cose di questo tipo, siamo rimasti a lavorare nelle adiacenze della città, pronti per Lunedì, giorno nel quale si intraprenderà la grande spedizione di Kuito-Kuanavale (che se gli dei saranno con noi diventerà la spedizione Kuito-Kuanavale/Mavinga [che se l'universo ci sorriderà diventerà la spedizione Kuito-Kuanavale/Mavinga/Rivungo (che se proprio proprio fossimo davvero cosi bravi potrebbe anche diventare la spedizione Kuito-Kuanavale/Mavinga/Rivungo/Nancova, ma per dirla tutta, tutto ciò non è umanamente possibile)])
a parte le difficoltà del terreno è soprattutto una questione di benzina.

quindi da Lunedì nuovo black out su tutti i fronti di comunicazione con il mondo, per un numero imprecisato di giorni.
Qui, in questo luogo di pazzi scatenati, la programmazione (anche approssimativa) è impossibile: per esempio, l'altro giorno c'è stata una emergenza nazionale: tutti allertati, telefonate tra il ministero, le equipes, la repartição municipal da saúde, governatori.... cosa era successo? una equipe era stata data per dispersa!
(...la mia!)

eravamo partiti la mattina alle 8:00 verso un posto chiamato Jamba Cueio, distanza 50km da qui, percorso un po' complicato, lunghi tratti sabbiosi, fiumi da attraversare in macchina, ma tutto sommato fattibile.
ovviamente non ci sono comunicazioni telefoniche quindi niente, con queste informazioni siam partiti alla volta di questo villaggio. tutti si aspettavano che tornassimo per le 11:00, invece niente. all'ora di pranzo ancora niente, primo pomeriggio nulla, vabbè, siesta. al risveglio niente! ancora dispersi, alle 18:00 cala la notte e niente! (da queste parti circolare di notte è un mezzo suicidio, quindi tutti hanno iniziato a preoccuparsi davvero) si inizia a organizzare un commando di recupero per venirci a prendere, già si ipotizzavano avarie, molteplici ruote scoppiate, arenamenti nella sabbia permanenti con necessità di abbandonare la macchina, oppure la macchina bloccata dentro un fiume, o motori rotti, o incidenti, o mine, o dispersi nella savana senza bussola.... che sarà successo? alle 19:00 niente! non eravamo ancora arrivati!
alla fine alle 20:00 appariamo in città!
sospiro di sollievo per tutti e tutti a chiederci cosa fosse successo.

assolutamente nulla.
ci hanno mandato in un posto che non stava a 50km di distanza, bensì a 115km, per arrivarci un cammino pessimo di roccia, buche, sabbia e vari fiumi da attraversare in auto. un sentiero in cui non si può mai superare i 30km all'ora.
115km+115km =230km a una media di 20km/h son 11ore e mezza di viaggio, più il lavoro in loco.
partiti alle 8:00 arrivati alle 20:00 (senza pranzo).
questo dà una idea dell'assenza assoluta di conoscenza delle condizioni da affrontare da parte di tutti gli organi operativi e amministrativi di questa provincia e quindi dell'impossibilità di una pianificazione approssimativa delle tempistiche e necessità delle prossime giornate.


per il resto bene, un po' di noia qua a Menongue, dove la vita si concentra in una strada di 400m e dove non c'è niente da fare, molto meglio le spedizioni nella savana!
qua si fa su e giù par la strada polverosa e arsa dal sole facendo tappa dalle "meninas" o dal "carneval", dal "my enemies" o dalle "congolesas" e cosi passa la giornata. l'ultima birra sempre alla "esplanada"
la routine di sempre è interrotta solo da qualche incidente in moto (guidano da pazzi!) e da scene surreali, tipo vigili che lanciano manganelli alle moto e altre amenità del tipo.

questo è tutto.
adesso vado a preparare lo zaino.
da domani di nuovo verso frontiere sconosciute di un paese allo sfascio.

P.S. ah, dimenticavo: vi ricordate dell'elicottero che ci doveva portare nei posti piu reconditi della provincia?
è da vari giorni in avaria in un posto irraggiungibile via terra.
forse è meglio non fare troppo affidamento su questi mezzi aerei angolani....

2 comments:

maat said...

sperem ben ...
l'unica cosa che nn manca è l'avventura ^_^.
certo deve essere un posto terribile e affascinante allo stesso tempo

giuliana said...

la tua sì che è vita!!!
qua uva, solo uva, sempre uva....

massa grassia sant'antonio!

sta attento, riguardate e torna presto....

un abbraccio....