Sunday 12 September 2010

lettera dai confini del mondo

gooooood morning Kuando Kubango!
è domenica a Menongue e appena aperta la porta della orribile pensione della discordia (e della sporcizia [e dello sperpero]), ecco: un uragano di polvere e spazzatura che spazza la città.
i venti poderosi sono dovuti alle piogge che hanno cominciato a cadere nel centro del paese e che generano mostri (di monnezza) da queste parti.
sabbia e polvere dappertutto, negli occhi, nella gola, nelle orecchie, nelle mutande.


Così passo il mio rilassante weekend.
Sono tornato a Menongue venerdì, dopo una settimana massacrante e incredibile nel sud della provincia. Kuando Kubango è davvero apocalittico! mai vista una cosa così.
è un luogo di assoluta disorganizzazione, ignoranza, corruzione, incapacità, inefficienza, mancanza di tutto in cui tutto è difficile e complicato.
ad esempio, in tutto kuando kubango cioè 200.000 km2 (l'italia ne fa 300.000) solo qua a Menongue ci sono pompe di benzina. le distanze e le strade pessime (piu che strade sentieri), bombardate, infestate di mine piene di fiumi senza ponti da traversare rendono tutto ancor piu ostico.
i tecnici che ci accompagnano sono tutti di una incapacità radicale, brutale. non è un'offesa, per la maggior parte sono letteralmente analfabeti. e gli autisti? mai visto cosa peggiore, non conoscono le vie di accesso alle città, non sanno andare sulla sabbia (in questa provincia è la condizione più normale) e uno esce dalla strada per inventarsi la propria via (in un posto infstato di mine... mah). inoltre non seguono gli ordini, fermano senza motivo nè autorizzazione, fanno quello che vogliono.

Siamo partiti domenica scorsa alle 3 di mattina (ormai orario normale di inizio giornata) pieni di benzina sappertutto alla volta dei municipi dell'Orla, tre territori accessibili (sembrava) solo dal lato namibiano del fiume Kubango.
L'operazione richiedeva sconfinare in modo più o meno incognito in territorio namibiano e far base nella città di Rundu, da lì attraversare ripetutamente in canoa tradizionale l'imponente fiume Kubango per raggiungere le località prefissate.


L'operazione è stata logisticamente complicatissima: vari sconfinamenti ripetuti non sono facili, specie se le canoe si imbattono in ippopotami, come è successo al gruppo di Marco, se le amministrazioni angolane ti lasciano sulla riva senza appoggi nè veicoli, se gli amministratori non conoscono le proprie unità di salute, nè quali funzionano e quali no, nè da dove arrivarci e come.
risultato: si torna da dove siamo arrivati e si rifà l'Orla dal lato angolano, una via leggendaria e a detta di tutti impossibile, ma alla fine fattibile, anche se difficile.
l'apoteosi dell'incapacità, l'ignoranza e la corruzione degli amministratori è stata quando abbiamo discusso una spedizione complicatissima nell'interno della regione e per la quale avevamo bisogno assoluto di piu combustibile. l'amministratore di Kalai (a metà strada) con un sorriso amichevole ci ha promesso la fornitura di benzina al nostro ritorno, senza dubbio, e ci ha spedito in mezzo a centinaia di kilometri di savana disabitata.
al nostro ritorno s'è rimangiato la parola e nel caso non avessimo avuto piu benzina del previsto, avremmo probabilmente cominciato una vita in mezzo alla savana. non avremmo potuto tornare, semplice, no?



Povera Angola, così devastata e prosciugata dalle zecche della corruzione e dello sfascio sociale piu totale. è sufficiente superare il confine con la Namibia e immediatamente: tutto organizzato, bello, pulito, economico, ordinato, anche i villaggi di paglia, strade di asfalto dritte con tanto di cartelli stradali, savana all'inglese di erba tagliata (o meglio mantenuta bassa dalle imponenti mandrie di buoi che pascolano ovunque). La Namibia è incredibilmente diversa! eppure è la stessa terra! L'altra Africa.
Invece in angola, sempre spazzatura dappertutto, rottami di macchine e camion nelle strade principali, distrutte, piene di buche, o sabbia o sassi appuntiti, estensioni di terre bruciate continuamente, spazzatura (di nuovo, è che è una presenza eccessiva!), disorganizzazione, prezzi esorbitanti, mancanza di igiene elementare, mancanza di servizi di salute, di educazione, corruzione, disordine, spazzatura, fauna sterminata, inefficienza, spazzatura.
nelle città dove siamo stati: città (o meglio paesi) che stanno presso il grande fiume Kubango dove manca l'acqua, sia per lavarsi che per bere. altre città (paesi) dove l'unica opzione è dormire in tuguri dove la notte gli scarafaggi ti camminano in testa (è vero) e altre cose inconcepibili di questo tipo.
Kuando Kubango sta male davvero. in Equipe c'è chi dice che la gente di qua è toccata, è matta a causa della guerra. vedendo anche come guidano ci credo.
qui molta gente vuola ancora la guerra, quella dell'UNITA e del Generale Savimbi.
forse è per quello che lo stato angolano "punisce" sti territori lasciandoli in uno stato di miseria assoluta.
tutta l'Orla angolana parla quasi piu inglese che portoghese e accetta solo dollari namibiani e non i kwanzas angolani.
mah

esperienza estrema insomma!
animali non ne ho visti, anche se son passato per fiumi pieni di ippopotami, ho nuotato in fiumi infestati di coccodrilli (nelle ore giuste però) e ho visto tanta cacca di elefante per la strada.

domani si cominciano altri due fronti, chi a Cuchi via terra e invece la mia equipe che rimane a Menongue in attesa dell'elicottero e dipendendo da questo forse volo verso Rivungo... il confine più estremo di questo territorio dimenticato...

prossime lettere dai confini del mondo nel prossimo blog
chauu

3 comments:

maat said...

confini del mondo!!!
foto bellissime (forse da vedere e nn da vivere ^_^).
spero che tutto proceda bene e che finalmente tu ritorni da noi ...
ormai nn dovrebbe mancare molto ... no??
le tue esperienze da indiana jones sono affascinanti ma pericolose .

Eusouamarela said...
This comment has been removed by the author.
Eusouamarela said...

ah..
consertando...
uma loucura saudável essa sua vida !! apesar do italiano, entendo tudo ;-)
vc vai ter muito pra contar aos seus netos..
saudades.