Kabala!!
Sono arrivato da circa una settimana a Kabala, città capoluogo del distretto di Koinadugu, e tutto va a gonfie vele (forse grazie anche alle vacanze congiunte di pasqua e dell’anniversario dei 50 anni di indipendenza del paese)
Intanto una informazione: ho un numero di telefono Sierraleonese: +232.76.74.79.37
La casa dei médicos del mundo è immensa, è all’entrata della cittadina ed è affiancata dall’ufficio, altro edificio ampio e spazioso.
Fa un caldo boia a Kabala e ogni tanto cade na pioggia tropicale di quelle serie. In casa purtroppo in questi giorni non c’è acqua, si è rotta la pompa idraulica, bisogna aspettare che ne mandino un’altra da freetown, ma è festa e quindi chissá quando arriverá.
Della mia valigia persa in aeroporto nessuna notizia, mentre internet scarseggia e l’energia del generatore è razionata e viene usata si e no un paio d’ore al giorno per lavorare. La notte, candele.
A parte queste folkloristiche spennellate di vita quotidiana, che giá sapete che per me sono parte dell’esperienza sierraleonese e non mi pesano affatto, tutto il resto bene, anzi benissimo. Il lavoro a grandi linee è impostato e giovedí, primo giorno dopo le vacanze, sveglia alle 3:45 per andare a fare i primi sopralluoghi.
In questi giorni ho capito come è organizzata la rete sanitaria ho conosciuto la gente con cui lavoreró e i rappresentanti istituzionali, ho visto delle costruzioni e dei cantieri di centri di salute simili a quelli che dovró progettare.
Kabala è una manciata di stradine polverose di terra e buche. Il centro è il Round-about, la rotonda dove l’asfalto proveniente da freetown finisce per sempre. Le casette di terra e le baracche dove si affolla la gente del mercato fanno da contorno. Una moschea con 4 torri che nel contesto dell’edificato spicca come un grattacielo è, secondo me, l’edificio piú imponente.

Attorno a Kabala verdi montagne tropicali e dolci colline.
Nel mercato non si trova praticamente nulla. Nè da mangiare né da vestire. Ovvero, si che si trova, ma sempre le stesse pochissime cose ripetute infinitamente. Appuntamento immancabile del giorno è andare al Choices, il pub di Kabala, uno dei pochissimi posti (l’unico?!) dove si puó trovare bibite fresche. Il cibo invece non si discosta mai dal tipico e immancabile: riso con sugo piccante. L’unico piatto avvistato fin’ora in tutto il paese.
La gente è molto simpatica e divertente. Non c’è traccia di tensione o di pericolo da nessuna parte. Chi vive in sierra leone da anni dice che è uno dei paesi piu tranquilli al mondo.

Certo che peró intraprendere una camminata del genere senza essersi ancora adattati al clima non é stata un’idea geniale, diciamo. Ero de-vas-ta-to! A parte che i sentieri da ste parti sono verticali! Nessuno zigzag, mai, anche se le pendenze ti obbligano ad arrampicarti con le mani, niente, su dritti, mai zigzagare!
Il caldo era assurdo e l’acqua era quella che avevamo piu o meno calcolato (cioè poca).
Nel Bintumani ovviamente non ci sono sentieri o campi attrezzati, quindi ti devi portare tutto: cibo, acqua, vestiti, tenda, tutto. Una guida locale ci ha portato fino in cima e non ci lasciava sostare mai. 1500 metri di dislivelli verticali su e 1500 metri giú in meno di un giorno e mezzo in queste condizioni è stato davvero massacrante, ma l’esperienza di stare in cima ha ovviamente ricompensato tutto!!
2 comments:
che foto meravigliose.... posti incredibili... e situazioni quasi paradossali (l'auto con bagagli e capanna con impianto stereo)....veramente simpatici...
speriamo che la situazione logistica migliori ...che ormai sei ai limiti della preistoria ..ahah
ciao massi
"Nel Bintumani ovviamente non ci sono sentieri o campi attrezzati, quindi ti devi portare tutto: cibo, acqua, vestiti, tenda, tutto." Esattamente come al Burning Man, dove anche li' manca l'acqua per la doccia, a menoche' non ce la si porti. Parallelismi interessanti...magari ci puoi fare un pensiero per la tua prossima avventura!
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