Monday 16 July 2012

Mediterraneamente erroneamente...

Eccomi qua, a un mese e mezzo dal ritorno in Europa.
il riadattazione a questo continente è durata a lungo (diventa sempre un po' più difficile...) ma alla fine sembra quasi completa.
siccome mentalmente uno ritorna lentamente al proprio posto, dopo cotanta esperienza in un mondo diverso e siccome parte da molto distante, rimane a lungo sospeso a metà.
a metà tra la Sierra Leone e Barcellona c'è il deserto del Sahara.
e anche riavvicinandosi all'Europa uno deve passare per il mar mediterraneo...
insomma, prima di approdare mentalmente all'Europa uno deve passare per una grande estensione di nulla.

ma alla fine uno ci arriva.



ci arriva, anche se comunque non del tutto.
per fortuna le esperienze non si cancellano e apportano sempre un sacco di cose nuove. nuove prospettive, nuovi punti di vista, etc...
io comunque per riprendermi da questo ostinato afro-euro-disadattamento ad un certo punto ho avuto il bisogno di approffittare dell'invito del Fabrizio Savini, conquistatore di Marsiglia.
Fabrizio rappresenta un po' un ponte tra Africa e Europa (visto che sia in sierraleone che a barcellona, e in mille altri posti anche, fabrizio è là a condividere miravbolanti avventure nopáriche). Anche Marsiglia è una città a cavallo tra Europa e Africa. Quindi la mia lunga permanenza a Marsiglia, che doveva essere di 2 gg che invece risultó essere di 2 settimane, mi aiutó a recuperare una dimensione in questo continente allo sfascio.
Marsiglia è di certo un posto fighissimo e prevedo che Fabrizio si intratterrá gioiosamente in queste terre mediterranee e soleggiate. Grande Fab!


Tornaro a Barcellona la missione era riconquistare (mentalmente) la città e ritrovare il mio posto in questo grande luna-park estivo di tutta Europa.
Come è da prevedersi non sono riuscito a compiere questa missione con la continuitá richiesta e subito mi son ritrovato invischiato in una grande escursione spettacolare a Belchite-Zaragoza-Castillonroy-Balaguer insieme agli eroici Franco, Laura e Irene.
davvero bello. Specialmente Belchite, poblado destrozado por los bombardeos de la guerra civil española è un posto da visitare assolutamente nella sua desolazione e drammaticità.


poi superato di nuovo il confine invalicabile tra España e Catalunya mi sono riversato per le strade di Barcellona solo per scoprire che dopo pochissimo dovevo partir per Treviso, come stabilito mentalmente da tempi immemorati per visitare il Clan Pietrobon che era da davvero troppo tempo che non vedevo.



E quindi ora eccomi qua a Monastier di Treviso (anche se in realtà [segreto...] si tratta di Vallio di Roncade...) finalmente "a casa". tra i pazzoidi di famiglia.
tutto ok insomma se non fosse per il fatto di un fastidioso dolore a un dente che m'ha gonfiato la faccia e mi ha reso particolarmente nervoso e inattivo per vari giorni. ora si prospetta la classica via-crucis dentistica ormai consueta. l'unico problema era che a fine mese dovevo andarmene in Sicilia (Siracusa-Palermo-Menfi) per svariate motivazioni incrociate e non c'era il tempo per finire la cura dei denti, ma grazie al cielo (si fa per dire) sembra che l'errato acquisto di biglietti d'aereo vari (ho sbagliato mese...) abbia messo una terribile pietra tombale sopra la missione siciliana. 
maledizione!
ma comunque niente è certo per Capitán Mas!
chissà che succederà domani!
chissà cosa decideró di fare...

queeeeeeee será será
whatever it will be it will be...


chau


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